ACT OF VALOR, UTORRENT

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CAT_IMG Posted on 10/6/2013, 09:21     +1   -1




FILM UTORRENT
Titolo originale Act of Valor
Lingua originale Inglese
Paese USA
Anno 2012
Durata 111'
Colore colore
Audio sonoro
Genere azione, guerra, avventura, drammatico
Regia Mike McCoy, Scott Waugh
Sceneggiatura Kurt Johnstad
Interpreti e personaggi
Emilio Rivera: Sanchez
Nestor Serrano: Walter Ross
Gonzalo Menendez: Comandante Pedros
Roselyn Sánchez: Lisa Morales
Alex Veadov: Christo
Jason Cottle: Abu Shabal
Marc Margulies: ambasciatore USA
Dimiter Marinov: Kerimov
Doppiatori italiani
Mario Cordova: Christo
Loris Loddi: Abu Shabal
Riccardo Rossi: Dave
Alessio Cigliano: Rorke
Franco Mannella: Miller
Fonte:Wikipedia
“Basato su atti di valore realmente accaduti”. È tutto qui “Act of Valor”, il film sui Seals (le forze speciali della Marina americana) prodotto e diretto da Mike McCoy e Scott Waugh. Nella frase di lancio che appare dopo i titoli di testa, chiuso tra un presunto effetto di realtà (“realmente accaduti”) che dovrebbe conferire autenticità all'intero progetto e tanta retorica (i “fatti” che diventano “atti di valore”).

Act of Valor Recensione - Uno dei protagonisti del film

Ma come realizzare e rendere appetibile oggi un film di propaganda? Per esempio, ed è l'idea alla base della pellicola, inserendo elementi propri del documentario in una struttura di finzione (i protagonisti sono effettivi del corpo speciale) o girando le scene di battaglia in soggettiva come se fossimo in un videogioco sparatutto in prima persona. Per il resto siamo alle solite. Con tutti i cliché del caso: dal momento corale la sera prima della missione all'addio con lacrime alla moglie incinta, fino alla lettera del commilitone al figlio appena nato del compagno caduto in battaglia, senza dimenticare il funerale con tutti gli onori (spari, divise immacolate e cerimonia di piegamento della bandiera compresi).

Act of Valor Recensione - Una scena del film

La trama? Presto detta. Dopo aver recuperato un'agente prigioniera nella giungla, si scopre l'esistenza di un disegno terroristico volto ad attuare diversi attentati su suolo americano. Un piano ovviamente sventato dai nostri (veri) Seal. Ma purtroppo la piatta e scontata struttura drammatica del film non convince tanto neanche nelle scene di guerra e non offre uno sguardo autentico e preciso sul mondo degli incursori dell'esercito Usa: tra documentario e opera di fiction, non funziona né come primo né come secondo. Il tentativo era quello di realizzare una sorta di “Berretti verdi” o di “Top Gun” aggiornato ai tempi dei “Bourne” e del videogame “Quake”. Ma la domanda che sorge spontanea riguarda il senso stesso dell'operazione. E quale sia l'eventuale pubblico che possa intercettare o solo incuriosire.
 
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